La sabbia bianca, gli squali balena, le tartarughe che nidificano, l’atmosfera rilassata: basterebbero queste poche parole per trasmettere la magia dell’isola.
Mentre Zanzibar è probabilmente l’isola più popolare dell’Africa orientale, il piccolo arcipelago intorno all’isola di Mafia, a soli 160 km a Sud, è poco conosciuto.
Già all’arrivo al piccolo aeroporto dell’isola, si comincia a entrare in contatto con un ritmo di vita lento che sembra sospeso nel tempo.
Sull’isola ci sono villaggi locali di pescatori e agricoltori, rigogliose piantagioni di cocco e fitte foreste di baobab, mango e anacardi. È il luogo ideale per avere un autentico contatto con tradizioni molto radicate. La capitale è Kilindoni.
La costa è fiancheggiata da intricate mangrovie e baie dorate, da dove si possono anche osservare i dhow ( le tipiche imbarcazioni locali).
Di fronte all’isola ci sono banchi di sabbia davvero meravigliosi, raggiungibili in barca e circondati da acque cristalline e incontaminate.
Nel 1995 è stato istituito il Parco Marino dell’isola di Mafia per proteggere le barriere coralline dell’arcipelago. Infatti questa è una delle zone migliori della Tanzania per le immersioni e per praticare snorkeling (le barriere coralline si raggiungono con la barca).
L’isola è uno dei pochi posti al mondo dove c’è la certezza di incontrare lo squalo balena nel periodo da ottobre a marzo, quando c’è tanto plancton di cui si ciba.
Sull’isola le tartarughe nidificano e quando i cuccioli si dirigono verso il mare è uno spettacolo commovente.
Mafia non ha animazione e quasi tutti i lodge sono immersi nella natura e sulla spiaggia.
Tutte queste caratteristiche rendono l’isola adatta a chi vuole vivere non una semplice vacanza ma un’esperienza unica per eccellenza e lontano dai classici flussi turistici.